Ti capita di costruirti una routine perfetta… solo per vederla sgretolarsi dopo due settimane?
E ogni volta ti ritrovi al punto di partenza, con un po’ meno fiducia in te.
Succede spesso: partiamo cariche, motivate, con un piano ambizioso e pieno di buone intenzioni. Ma poi qualcosa si inceppa. Un imprevisto, una giornata-no, una settimana pesante. E quel che avevamo costruito si dissolve.
Non è pigrizia, non è mancanza di volontà.
Spesso è il metodo, che ci chiede troppo e lascia spazio a poco.
In questo articolo vediamo come creare una routine di self-care più umana, che tenga conto della realtà (quella vera), e non ci faccia ricominciare da zero ogni volta.
Perché la tua routine non regge nel tempo
Il mito della routine perfetta
Lo so, la tentazione è forte: “Da lunedì, ogni mattina mi alzo alle 6, yoga, journaling, colazione sana, e poi via.”
Il problema è che questa versione “ideale” spesso ignora come funziona davvero la nostra vita. La routine perfetta regge solo nei giorni perfetti. Ma quelli sono pochi.
Appena qualcosa va storto, ci sentiamo fuori pista e molliamo tutto. È il classico effetto tutto-o-niente: se non riesco a fare tutto, allora niente.
In 91 Passi, uno dei concetti fondamentali è questo: un piccolo passo realistico, ripetuto nel tempo, vale molto più di un’ora perfetta una volta sola.
Non serve fare tanto, serve farlo spesso
Pensiamo che servano gesti lunghi, complessi, “da manuale”. Ma a volte bastano due minuti per fare la differenza.
Esempi reali?
- Appoggiare la mano sul petto e respirare tre volte prima di rispondere a un messaggio
- Bere un bicchiere d’acqua lentamente, invece di ingoiarlo al volo
- Scrivere una frase in agenda: non un diario, solo una frase
Il self-care non è una lista da spuntare. È una qualità dell’attenzione, non una quantità di tempo.
Come creare una routine che dura davvero
Routine resilienti, non perfette
Una buona routine non è quella che funziona quando tu sei perfetta, ma quando la giornata non lo è.
Routine resilienti sono fatte per piegarsi, non per rompersi.
Significa avere piani flessibili, gesti piccoli, alternative ridotte ma efficaci.
Non riesci a scrivere nel diario? Appunta una parola chiave su un post-it.
Non hai tempo per 20 minuti di meditazione? Prendi 30 secondi per ascoltare il rumore del cucchiaino nella tazza.
Una routine che sopravvive anche nei giorni caotici, è una routine che dura.
Mini-strategie che aiutano davvero
Ecco qualche strategia semplice per ancorare le tue micro-routine alla realtà:
- Usa promemoria visivi: una tazza speciale per la tua pausa, un bigliettino sullo specchio
- Crea gesti-àncora: accendi una candela → ti prendi cinque minuti. Non per forza “produttivi”
- Abbassa la soglia d’ingresso: se oggi non riesci a camminare 20 minuti, fanne 5
- Non aspettare la motivazione: ripetizione batte ispirazione. È un principio cardine anche in 91 Passi: allenarsi alla costanza, non all’ispirazione
Da dove cominciare oggi
Scegli una sola abitudine micro
Parti da qualcosa che:
- ti fa sentire bene (non solo “brava”)
- è facile da inserire anche nei giorni storti
- non richiede preparazione o strumenti
Esempi?
- Aprire la finestra appena sveglia e respirare per 10 secondi
- Scrivere su un foglio: “oggi voglio sentirmi…”
- Una musica che ti fa compagnia mentre lavi i denti
Fallo anche se non è perfetto
Il segreto è non mollare nei giorni “così così”.
Se salti un giorno, non devi recuperare tutto. Devi solo… tornare.
Anche zoppicando. Anche solo per un minuto.
Ogni volta che non ti colpevolizzi per un’interruzione, stai rafforzando la tua routine.
Perché non si tratta di “essere brave”, ma di essere continue con gentilezza.
Una chiusura che non è una fine

Non devi rifare tutto.
Devi solo riprendere da dove sei.
Ogni piccola ripartenza conta più dell’inizio spettacolare.
Scegli oggi un solo gesto che ti fa sentire bene, anche piccolo. Fallo come puoi, senza dover dimostrare niente a nessuno.
E se vuoi un supporto più strutturato ma sempre leggero, 91 Passi è nato proprio per questo: aiutarti a rimettere insieme i pezzi con calma, un passo alla volta.
Ti accompagna con piccoli gesti quotidiani, senza pressioni, solo strumenti reali per ritrovare un po’ di equilibrio.
Se ti va, lo trovi qui.